Che cos'è la riabilitazione della mano?

La riabilitazione della mano è una specializzazione che alcuni fisioterapisti decidono di intraprendere per affrontare adeguatamente i problemi connessi con tutte le patologie che riguardano la mano e l’arto superiore. Nasce dall’esigenza di stare al passo con le sempre più sofisticate tecniche chirurgiche e di microchirurgia adottando tutte le conoscenze teoriche e pratiche del sapere riabilitativo.

La Chirurgia della Mano è ormai da tutti riconosciuta come una disciplina complessa e multi fattoriale; i chirurghi seguono la mano dal punto di vista della traumatologia ed ortopedia, microchirurgia, chirurgia vascolare, neurochirurgia, chirurgia plastica e reumatologia.
Ne consegue l’esigenza di una riabilitazione specifica con personale altamente qualificato e che operi in stretta relazione con la più alta accuratezza professionale.

Chi si occupa di riabilitazione della mano?

La figura più indicata è un fisioterapista che abbia approfondito, con un preciso e specifico percorso formativo, le molteplici conoscenze che riguardano questo distretto corporeo che si contraddistingue dalle altri parti del nostro corpo per l’altissima specializzazione sia dal punto di vista anatomico che funzionale.

Stiamo parlando di un terapista della mano che a livello europeo ha già ottenuto una classificazione e un inquadramento specifico, proprio per distinguersi dalle altre multiformi specializzazioni della riabilitazione.

Nel nostro Studio di Riabilitazione è DAVIDE GIULIAN che si occupa della Riabilitazione della mano il quale, oltre ad essere membro dell’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI), è attualmente il Past Presidente Nazionale di AIRM (Associazione Italiana Riabilitazione della Mano).

Tutte le volte che, per svariati motivi, la mano perde la sua funzionalità a causa di un danno anatomico, che può essere osseo, tendineo, legamentoso, muscolare, articolare o nervoso è opportuno rivolgersi a un terapista della mano.

  • Patologie infiammatorie o degenerative come l’artrosi, l’artrite reumatoide, ecc..
  • In seguito ad un periodo di immobilizzazione in gesso.
  • Dopo un intervento chirurgico
  • Prima di alcuni interventi chirurgici per far trovare al chirurgo una mano nelle condizioni più consone all’intervento e per ridurre i tempi del successivo recupero.

Lo Studio Riabilita collabora ormai da molti anni con il Dott. Tognon chirurgo ortopedico il quale si occupa prevalentemente di chirurgia della mano e dell’arto superiore, ed è assieme a lui che, per ogni paziente che si rivolge nel nostro Studio, si decide se proporre un trattamento conservativo oppure proporre l’intervento chirurgico con la conseguente riabilitazione.

Trattamento conservativo

E’ il caso di molte patologie infiammatorie e degenerative (tendiniti, artrosi, tunnel carpale) che possono insorgere per l’utilizzo scorretto o esagerato della mano oppure per un mutamento delle strutture osteo-articolari, vascolari o nervose dell’arto. In questi casi si può ricorrere all’utilizzo di:

  • terapie fisiche (Tecar terapia, laser, ultrasuonoterapia, correnti TENS, magnetoterapia, paraffino terapia),
  • di immobilizzazioni specifich e per mezzo di tutori statici che possono essere confezionati su misura in materiale termoplastico dal terapista stesso o preconfezionati (hanno misure e taglie standard che non sempre rispettano l’anatomia della mano)
  • di ergonomia (tutti i consigli utili per ridurre al minimo le sollecitazioni e i il dispendio funzionale della mano nei movimenti e nelle prese).

Queste sono alcune delle patologie che si possono trattare conservativamente:

  • sindromi canalicolari: tunnel carpale, tunnel cubitale
  • tendiniti: m. di De Quervain, tenosinoviti, epi condiliti
  • dito a scatto
  • rizoartrosi
  • lesioni nervose centrali: emiplegia, spasticita’
  • bouttoniere
  • collo di cigno
  • dito a martello
  • distorsioni delle interfalangee

Trattamento post-chirurgico o post-traumatico

E’ il trattamento proposto  nei casi di fratture, distorsioni o altri traumi complessi dell’arto superiore. Generalmente dopo tali eventi si va incontro ad un periodo di immobilizzazione forzata più o meno lungo la quale può causare gravi alterazioni dei tessuti molli e del microcircolo venoso e linfatico, con la conseguente comparsa di edema, rigidità articolari e aderenze tessutali. E’in questa fase che il terapista della mano può intervenire  utilizzando alcune strategie a sua disposizione quali

  • l’utilizzo di tutori leggeri in sostituzione del gesso,
  • il trattamento dell’edema
  • l’educazione al movimento controllato attivo o passivo.

Gli eventi patologici a cui facciamo riferimento possono essere:

  • fratture e traumi complessi
  • traumi distorsivi
  • lesioni legamentose
  • lesioni tendinee
  • lesioni nervose periferiche: nervo mediano, ulnare, radiale
  • morbo di Dupuytren
  • interventi di artrolisi e tenolisi

Il trattamento della mano dolorosa

Esistono molti quadri patologici che richiedono la conoscenza di una specifica modalità di trattamento che tenga conto dei moderni studi di Neuroscienze. L’approccio che utilizziamo maggiormente è chiamato: Graded Motor Imagery (GMI). Una delle applicazioni di questa metodica è l’utilizzo della “terapia dello specchio” (Mirror Therapy) che viene proposto a pazienti con dolore cronico, Sindrome dell’arto fantasma o con Algodistrofia, ora denominata Complex Regional Pain Syndrome (CRPS).

I tutori

Particolare attenzione viene posta per i tutori, anche detti ortesi o splint, che risultano essere degli strumenti molto validi per il trattamento di svariate patologie della mano. Ancora poco utilizzati in Italia, i tutori sono realizzati da un fisioterapista opportunamente istruito, utilizzando del materiale termoplastico che si riesce a lavorare e modellare utilizzando basse temperature (circa 60-70°). Vengono modellati direttamente sulla mano del paziente e presentano notevoli vantaggi sia per il paziente che per il terapista essendo leggeri, lavabili e facilmente rimovibili costituendo una sorta di “prolungamento” del trattamento riabilitativo lungo tutto l’arco della giornata. Un tutore personalizzato è indicato per:

  • proteggere e mettere a riposo una o più articolazioni infiammate
  • immobilizzare tessuti lesionati in fase di guarigione (fratture, distorsioni, sub-lussazioni)
  • proteggere le suture di tendini (tenorrafie) e/o nervi (neurorrafie)
  • correggere e prevenire deformità articolari nelle patologie degenerative (artrosi, artriti)
  • impedire movimenti indesiderati
  • aumentare l’arco di movimento limitato da una rigidità

Un tutore personalizzato ha, inoltre, il vantaggio di poter essere continuamente rivisto e modificato nel caso vi fossero dei punti di maggior pressione o in base alle nuove esigenze richieste dal piano di trattamento deciso dal terapista e dal chirurgo. Ecco alcuni tutori eseguiti nel nostro Studio dal Dott. Ft. Giulian Davide

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